PERFORMANCE  ATLETICA

Per chi lavora nell’ambito della preparazione atletica non è’ affatto insolito (anzi…)vedere come le performance degli atleti di diverse discipline, in sala pesi spesso pareggino o addirittura superino quelle degli specialisti: penso per esempio al grande Marco Lingua, lanciatore di martello che a tempo perso va in pedana ai campionati italiani di pesistica e vince il titolo nello stacco da terra con oltre 300kg, ma gli esempi sono innumerevoli e documentati. 

Ciò su cui devi focalizzarti e’ che se il fine di un Allenamento e’ la Performance Sportiva, la modalità d’approccio può essere importante tanto quanto l’esecuzione.

E’ l’Intenzione che determina l’Azione (cit.Guido Bruscia)

A questo risponde il concetto base di Maximal Intent, ovvero 

l’ Intenzione di muoverci/ere il carico IL PIÙ VELOCEMENTE POSSIBILE (nonostante proprio a causa del carico non ci si muova EFFETTIVAMENTE veloci) non semplicemente VELOCE.

Il Maximal Intent corticalizza quei percorsi del Sistema Nervoso Centrale che portano ad una maggior Forza e a un più qualitativo Tasso di Sviluppo della Forza(RFD).

Il Maximal Intent può essere applicato ad esercizi che si trovano su tutta la Curva Forza-Velocità, dallo Squat ai salti con carico alla Policoncorrenza.

I meccanismi fisiologici che comporta sono:

  • Maggior e più rapido Reclutamento muscolare delle fibre ad alta soglia di attivazione (tipo II) derogando alla Legge di Henneman (ne ho già parlato in un precedente post)
  • Codifica più rapida della Frequenza dei Potenziali di Azione (i segnali elettrochimici che danno il “La” al movimento):

L’obbiettivo dell’allenamento di Forza, Velocità e Potenza e’ di inviare più segnali possibili nel minor tempo possibile. Col Maximal Intent il cervello impara a codificare la frequenza più rapidamente.

  • Migliore Sincronizzazione delle Unità Motorie: avviene quando più potenziali d’azione raggiungono l’unità motoria contemporaneamente o molto ravvicinati.

Ad un livello di maggior dettaglio:

  • Shift della catena pesante della miosina 
  • Incremento della Stiffness ovvero la rigidità tendinea che mi permette una miglior risposta elastica
  • maggiore sensibilità al calcio dell’apparato contrattile.

MA…NON È TUTTO QUI

Quello che hai letto è l’ultima parte del viaggio che porta dal Maximal Intent all’incremento della Forza e al Rate of Force Development. 

L’inizio di questo viaggio è materia di studio e sviluppo delle Neuroscienze.

Sì perché l’Atleta “usa” l’Esercizio come un mezzo che lo porterà ad un miglioramento prestativo ed e’ la Performance di gara a cui lui guarda e che gli danno Motivazione ed…Emotività.

Parlo di Emotività perché il Maximal Intent prevede una ferocia, un’attitudine che precede il movimento e comporta necessariamente uno starter Emotivo/motivazionale.

E qui devo introdurre il concetto di AROUSAL ovvero il grado di eccitazione o di attivazione FISIOLOGICA e MOTIVAZIONALE/EMOTIVA  in risposta ad uno stimolo.

La legge di Yerkes e Dodson nella quale la prestazione atletica è espressa mediante una rappresentazione grafica ad “U” invertita, sostiene che fino a un determinato livello il rendimento aumenta in modo direttamente proporzionale all’Aorusal.

Quando i livelli di eccitazione sono troppo alti i rendimento diminuisce probabilmente per l’eccesso di Cortisolo che ne deriva.

Effect of Elevated Arousal and mood on maximal strength performance in atlethes è uno studio di Perkins, Wilson & Kerr 2010 effettuato su 28 atleti dell’Elite (22 uomini sei donne) che dimostra che laddove le prestazioni atletiche richiedano il Maximal Intent i benefici prestazionali dell’Arousal possono essere massimizzati.

L’AROUSAL e’ connesso al grado di attivazione della corteccia cerebrale attraverso la produzione di neurotrasmettitori quali l’Acetilcolina, la Nora Adrenalina (che aumenta frequenza e contrattilità cardiaca, alzando la pressione arteriosa per vasocostrizione )la dopamina e la serotonina con attivazione del sistema limbico cerebrale (che ha un ruolo chiave nelle reazioni emotive, nelle risposte comportamentali nei processi di memoria e nell’olfatto), ipotalamo(temperatura corporea, e sistema endocrino ovvero attivazione ormonale), amigdala (connessione Mente-Muscolo/Azione Muscolare, ndr non c’è alcuna distinzione fra stimolazione reale esterna e immaginaria interna nell’evocare emozioni e segnali efferenti) , lobi frontali (controllo dei movimenti volontari) e temporali(reazioni e comportamenti istintivi), pancreas endocrino(glucagone ed insulina). Ergo aumentando l’Arousal varia quello spettro di parametri fisiologici strettamente legati alla performance.

Se lavori come Preparatore Atletico devi sempre avere ben presente come queste due componenti, Massima Intenzione e Fattore Emotivo Motivazionale debbano sempre essere attivati al massimo durante l’Allenamento del tuo atleta o della tua squadra, pena un Condizionamento inferiore rispetto a quello di gara.

RUN FAST E DIMMI LA TUA

@Enrico Bruscia Preparatore Atletico e Personal Trainer

Riferimenti

  1. González-Badillo, JJ, Rodríguez-Rosell, D., Sánchez-Medina, L., Gorostiaga, EM, & Pareja-Blanco, F. (2014). L’allenamento alla massima velocità prevista induce maggiori guadagni nelle prestazioni di bench press rispetto all’allenamento a mezza velocità deliberatamente più lento. European Journal of Sport Science, 14(8), 772-781.
  2. Pareja-Blanco, F., Rodríguez-Rosell, D., Sánchez-Medina, L., Gorostiaga, EM, & González-Badillo, JJ (2014). Effetto della velocità di movimento durante l’allenamento di resistenza sulle prestazioni neuromuscolari. Giornale internazionale di medicina dello sport, 35(11), 916-924.
  3. Behm, DG, & Sale, DG (1993). La velocità di movimento voluta piuttosto che quella effettiva determina la risposta di allenamento specifica per la velocità. Journal of Applied Physiology, 74(1), 359-368.
  4. Van Cutsem, M., Duchateau, J., & Hainaut, K. (1998). I cambiamenti nel comportamento delle singole unità motorie contribuiscono all’aumento della velocità di contrazione dopo l’allenamento dinamico negli esseri umani. The Journal of Physiology, 513(1), 295-305.
  5. Aagaard, P., Simonsen, EB, Andersen, JL, Magnusson, P., & Dyhre-Poulsen, P. (2002). Aumento del tasso di sviluppo della forza e della spinta neurale del muscolo scheletrico umano dopo l’allenamento di resistenza. Journal of Applied Physiology, 93(4), 1318-1322
  6. Tupling, R., Green, H., Grant, S., Burnett, M., & Ranney, D. (2000). La depressione della forza postcontrattile negli esseri umani è associata a un deterioramento della funzione della pompa Ca2+ SR. American Journal of Physiology-Regulatory, Integrative and Comparative Physiology, 278(1), R87-R94.

7. Arribas Gallaranga et al.(2020) Emozioni e prestazioni sportive 

8. Lazarus et al. (2000) Emotivita’ e prestazione 

9. Perkins, Wilson & Kerr (2010) Effect of Elevated Arousal and mood on maximal strength performance in atlethes

  1. Wrisberg (2012) Arousal Performance Relationship