CICATRICI E PRESTAZIONE ATLETICA

Le evidenze dell’Allenamento Neurale ci portano a ragionare sempre più in termini di Neuro- Anatomia.

Se è vero che tutto parte dal Cervello; è altrettanto vero che l’interazione tra Cervello e Sistemi Neurali connessi, migliora (e sensibilmente) quella macchina che è l’Apparato Locomotore e tutte le espressioni motorie legate ad esso.

E’ chiaro quindi che gli infortuni e le loro tracce, interferiscono con la funzionalità e l’interazione tra questi sistemi e quindi sulle stesse capacità legate al Movimento, a partire ad esempio dalla Mobilità. (che a sua volta dà il “via libera” alla propriocezione e alla Forza).

Una precisazione è importante: ogni movimento è “neurale”, ovvero guidato, integrato ed espresso dalla nostra Centralina; ma…tutte le inibizioni, compensazioni e cattive abitudini che ci portiamo dietro negli anni, lasciano un prezzo da pagare, prima di tutto a livello Neuromotorio.

Ti ricordo una frase rivelatrice di Kleim “ l’86 % degli interventi riabilitativi consistono nella riattivazione di aree neurali sottoutilizzate o non utilizzate per niente”

Questo vale per ogni tipologia di infortunio, a partire da una semplice cicatrice.

Caso di studio, Marco, età 47 anni. Durante la Valutazione Funzionale notiamo una cicatrice all’altezza del sopracciglio destro.

Da indagine conoscitiva viene fuori che è una cicatrice risalente a quando faceva l’asilo, età 4 anni.

Facciamo eseguire un BENDING Test per verificare la mobilità dell’intera catena posteriore;arriva con la punta delle dita a circa 17 cm da terra.

A questo punto chiediamo a Marco un primo approccio alla sua cicatrice, un “light touch”, un tocco leggero al centro della stessa col braccio destro, mentre in contemporanea esegue nuovamente il Bending Test.

Risultato: poco meno di 7 cm da terra; 11 cm guadagnati nel giro di…secondi!

Questo ci insegna una serie di cose:

1) non esiste una cicatrice troppo piccola per il Sistema nervoso Centrale.

2) Cicatrici anche superificiali, localizzate sul viso, sulle mani o sui piedi o sopra qualsiasi Sistema Articolare hanno un peso specifico più elevato in termini di inibizioni motorie.

3) Il Tempo è relativo: le inibizioni motorie rimangono per tutta la vita se non vengono opportunamente trattate.

4) Il test eseguito ed il “light touch” sono solo un primo approccio.

Come continuare?

Togliere l’inibizione nocicettoriale.

I Nocicettori sono le tue “transenne” organiche; non sono dei semplici recettori del dolore ma più propriamente dei recettori di allarme. Il SNC si avvia i “lavori in corso” in caso di lesioni; dà quindi il via a un processo infiammatorio che porterà alla riparazione delle strutture danneggiate. I Nocicettori vengono attivati.

I Nocicettori inibiscono l’azione dei Meccanocettori di superficie e articolari, limitando il

movimento delle catene cinematiche implicate.

Le inibizioni vengono “registrate” a livello centrale (Cervelletto) e il deficit motorio si

struttura….fino a che non darai le opportune stimolazioni per rimuoverlo.

Conclusioni:

1) le cicatrici lasciano tracce a livello neurale, sotto forma di inibizioni motorie.

2) Le cicatrici vanno trattate in maniera differenziata a seconda della localizzazione e profondità delle stesse

3) Cicatrici sulla testa o in prossimità di snodi articolari hanno maggiore incidenza su compensazioni e deficit motori.

N.B. I TATUAGGI SONO ASSIMILABILI ALLE CICATRICI!

Vuoi saperne di più?

Nei vari corsi di Neural Pathways – Allenamento Neurale testiamo questi e altri movimenti su test e pattern motori.

Ogni Cervello vuole essere un atleta, non dimenticarlo.

Guido Bruscia